LA CORAZZA LAMELLARE |
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Articolo pubblicato su www.facebook.com/Winniler in data 17/04/2023 ATTENZIONE: si ricorda che quanto compare in questa pagina è coperto dalle vigenti norme del copyright |
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Nell'immaginario collettivo il guerriero Longobardo scendeva in battaglia protetto da una lucente corazza lamellare. Non sappiamo in quale percentuale questo modello di protezione, costituito da centinaia di lamelle metalliche sovrapposte e legate tra loro da stringhe di cuoio, fosse diffuso sul campo di battaglia, ma siamo certi di non sbagliare nell'affermare che tale corazza fosse principalmente diffusa tra le élite guerriere, ad esempio i gasinþjaz (in italiano "gasindi", lett. "compagni di viaggio", cioè gli uomini del seguito del re), e tra gli arimanni più facoltosi.
Se ci seguite da tempo più volte vi sarà capitato di trovare le corazze lamellari citate nei nostri articoli e nelle immagini a loro corredo: portiamo ad esempio "Il costume maschile" e "La lamina della Valdinievole".
Per farlo abbiamo creato un breve video usando due clip capaci di mostrare l'indiscutibile valore dell'Archeologia Sperimentale: la prima tratta dal documentario "I grandi miti dell'umanità: Il mistero della tomba di Attila" (Germania, 2020), dove scopriremo l'elevato grado di protezione dalle frecce che le corazze lamellari offrivano rispetto alle più diffuse ed antiche maglie ad anelli (di origine celtica), mentre la seconda clip, a cui abbiamo aggiunto i sottotitoli in italiano al video realizzato nel Marzo 2023 dal LVR-LandesMuseum di Bonn, è tratta dal documentario sulla mostra "La vita del BODI. Viaggio di ricerca nell'Alto Medioevo" e ci mostrerà le varie fasi della realizzazione di questa tipologia di corazza. Interessantissime le fasi relative alla forgiatura delle lamelle: portate mediante battitura allo spessore di circa 1,2 mm vengono poi sgrezzate prima di praticare i fori (i cui bordi dovranno, in seguito, essere ben levigati, di modo da non danneggiare i legacci di cuoio che uniranno le varie parti metalliche); dopo una seconda lucidatura si torna nella forgia per temprare nuovamente le lamelle e poi raffreddarle con un bagno d'olio, una pratica capace di dare maggior protezione al metallo contro la corrosione (cosa che rende l'aspetto finale dell'armatura di colore blu-nerastro). Le lamelle vengono poi unite con legacci di cuoio e strisce di pelle (assottigliate per ridurre l'ingombro), tutte componenti oliate per evitare un'usura prematura e renderle più morbide: precedenza nel fissaggio veniva data al bordo esterno delle lamelle, ingabbiato dalle strisce di pelle, per poi passare ad unire le singole file di lamine metalliche. Come detto poc'anzi il video che ci spiega le varie fasi della ricostruzione di una corazza lamellare è stato realizzato per presentare la mostra, visitabile fino al 15 Ottobre 2023 presso il LVR-LandesMuseum di Bonn, "Das Leben des BODI. Forschungsreise ins frühe Mittalter", dedicata ai ritrovamenti della tomba del guerriero franco Bodi (nome ricavato dall'anello sigillo con lui deposto) presso Wesel-Bislich, sul Basso Reno. Il documentario completo, dove troverete anche dettagli sulla storia del ritrovamento archeologico e sulle moderne tecniche di restauro, è fruibile al seguente indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=8S0_MtyYDzw |