Gli arimanni Longobardi preferivano insediarsi nelle campagne in villaggi formati da capanne lignee (disdegnando le italiche case in mattoni/pietre, tanto che il termine dispregiativo "stamberga" pare proprio derivare dal longobardo "stainberga", lett. "abitazione di pietra"), ma come centri amministrativi e di potere preferivano occupare strutture preesistenti, così da poter controllare anche i "nuovi sudditi" abituati a far riferimento a determinate strutture.
Non fa eccezione la città di Torino, al tempo importante sede ducale della Neustria, delle cui vestigia longobarde abbiamo già parlato con l'approfondimento sul l'epitaffio del duca Aubald.
La Porta Palatina (Torino). |
Per chi si fosse chiesto dove potesse sorgere il palazzo ducale longobardo segnaliamo come 2 siano i luoghi ufficialmente riconosciuti: le celebri "Porte Palatine", l'antica "Porta Principalis Sinistra" che potrebbe avere ricevuto il suo attuale nome proprio dalla vicinanza al Palatium (l'edificio destinato ad ospitare il centro amministrativo longobardo, di cui parleremo proprio ora) e la vicina "Casa del Senato", nota anche come “Palazzo Longobardo”, per la quale condividiamo questo ottimo approfondimento dalla pagina "Torino una città tutta da scoprire":
Della città longobarda restano poche memorie, presumibilmente la corte ducale si trovava in quello che era stato il palazzo Pretorio romano, noto in seguito come Casa del Senato, nell’attuale piazza IV marzo.
Ma, a sinistra di chi guarda tale palazzo si vede una vecchia porta con arco tondo, fatta con pietre squadrate rozzamente e annerite dal tempo.
Questa era una delle porte del palazzo dei duchi longobardi, essa aveva ospitato la Curia Ducis, ovvero la residenza ufficiale del duca un luogo di potere la cui funzione si sarebbe tramandata nei periodi successivi, durante l’epoca carolingia è ancora oltre fino al dominio degli Acaja.
In quell’edificio aveva la sua sede Garibaldo, duca di Torino, che nel 661-662 congiuro contro il re Godeperto, assassinato, per favorire Grimaldo, ariano e nazionalista, che regnerà dal 662 al 671.
Per questa aziona Garibaldo si fece molti nemici e infatti fu ucciso nell’antica chiesa di San Giovanni, dove era andato a celebrare la Pasqua, da un seguace di Godeperto, che velena vendicarne la morte.
Dimostrazione del ruolo di primo piano assunto da Torino in quegli anni, resti poco conosci della presenza dei Longobardi, purtroppo il palazzo nonostante l’importanza storica versa in brutte condizioni.
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto dei primi del '900). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto dei primi del '900). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
La Casa del Senato, nell’attuale piazza IV Marzo (foto di Massimo Palma, tratta da "Torino una città tutta da scoprire"). |
|